Serata a Matera in una “casa ospitante”, una delle 12 abitazioni che hanno accolto ieri i concerti organizzati da Gigi Esposito e dall'Ente Parco della Murgia Materana.
È Palazzo Bernardini, nato nel 1448 dalle macerie di una delle otto torri a difesa della città. Un concerto all’ingresso, un altro al piano nobile. Grandi saloni, lampadari, alti soffitti decorati.
Il mio occhio cade su un volume rilegato poggiato in un angolo. Sulla costina la scritta “1924, giugno”.
“Matteotti!” penso subito, “Il Giro d’Italia”, subito dopo.
Il Giro di Alfonsina Strada, l’unica donna ad aver corso insieme agli uomini, una storia a me molto familiare tanto da far nascere una canzone.
Comincio a sfogliare, non è L’Unità, il quotidiano fondato da Antonio Gramsci proprio in quell’anno, ma, ovviamente il foglio del territorio, La Gazzetta di Puglia: molti resoconti parlamentari, brevi dall’estero, pubblicità, fidanzamenti, delitti, annunci vari, ma di Matera rarissime notizie.
È Palazzo Bernardini, nato nel 1448 dalle macerie di una delle otto torri a difesa della città. Un concerto all’ingresso, un altro al piano nobile. Grandi saloni, lampadari, alti soffitti decorati.
Il mio occhio cade su un volume rilegato poggiato in un angolo. Sulla costina la scritta “1924, giugno”.
“Matteotti!” penso subito, “Il Giro d’Italia”, subito dopo.
Il Giro di Alfonsina Strada, l’unica donna ad aver corso insieme agli uomini, una storia a me molto familiare tanto da far nascere una canzone.
Comincio a sfogliare, non è L’Unità, il quotidiano fondato da Antonio Gramsci proprio in quell’anno, ma, ovviamente il foglio del territorio, La Gazzetta di Puglia: molti resoconti parlamentari, brevi dall’estero, pubblicità, fidanzamenti, delitti, annunci vari, ma di Matera rarissime notizie.
Potenza “non pervenuta”, come la televisione ci ha abituato, negli anni a venire, all’ora del meteo.
Allora cerco notizie di Alfonsina, vado alla pagina sportiva che inaspettatamente apre con la scherma e i tornei pugliesi di Mangiarotti, Grinda, Violante, poi dal Giro nessun dettaglio particolare.
Alla pagina del 20 maggio finalmente un articolo sulla Corsa, e che articolo, Potenza è nel titolo. È la cronaca di una tappa, ma certo, se c’è una tappa a cui queste quattro pagine quotidiane locali possono dare spazio, è quella pugliese, anzi, quella appulo-lucana.
È la quinta tappa, la Potenza-Taranto: Alfonsina Strada è staccata di quattro ore circa dal primo, arriva ultima in 12 ore e 50 minuti. Lei che per partecipare si registra come Alfonsin Strada, ma già all’arrivo di questa tappa, è la più acclamata.
Sono trascorsi quasi cent’anni e con l’ultimo assolo in lontananza di Ettore Fioravanti alla batteria, io cerco di immaginare il percorso, attraverso paesi come Vaglio e Tricarico, di una Basilicata in bicicletta ai tempi di Alfonsina.
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